altezza cm 60, in ferro e resina, con base in legno massello di pino cembro /cirmolo
“Io sono,” la voce giungeva metallica da dentro l’elmo chiuso… e con un lieve rimbombo d’eco, “Agilulfo Emo Bertrandino…”
“Aaa…” fece Carlo Magno, “dovessi ricordarmi il nome di tutti starei fresco…” Il cavaliere non fece nessun gesto. “Dico a voi, ehi, paladino!” insisté Carlomagno. “Com’è che non mostrate la faccia al vostro re?”
“Perché io non esisto, sire.” “Oh, questa poi!” esclamò l’imperatore. “Adesso c’è anche un cavaliere che non esiste! Fate un po’ vedere…”
tratto da Italo Calvino, Il cavaliere inesistente, 1959
In questa interpretazione, il Cavaliere Inesistente fa risuonare la propria voce metallica nel vuoto protetto dall’armatura: riempire, con il sé, quel vuoto sarà la ricerca spirituale di questo cavaliere contemporaneo.
Ascolta la lettura del romanzo di Italo Calvino “Il cavaliere inesistente” fatta a Rai Radio Tre, Ad Alta Voce, da Manuela Mandracchia.