delta del Po, Rovigo
ferro e legno, cm 300 x 150
L’ambiente selvaggio dal clima difficile del delta del Po è un paesaggio disteso in senso orizzontale e incanalato in argini, dove l’operosità dell’uomo ha sottratto terre al mare Adriatico e bonificato il territorio.
È un’area dalla bellezza scarna, caratterizzata da specchi d’acqua salmastra e lagune, popolata da uccelli acquatici stanziali e migratori.
È fonte di sostentamento per una popolazione di frontiera, uomini capaci e pazienti che traggono nutrimento dal delta del fiume e restituiscono con la conservazione di un habitat umido fra i più importanti d’Europa.
Quest’opera è una visione panoramica sulle praterie e sulle vie d’acqua del territorio del Delta, attraversato da ponti che collegano le rive del fiume.
Inquadra la figura umana proiettata su uno sfondo di linee che delimitano aree erbose, paludi e campi coltivati, a segnalare la presenza dell’uomo in un territorio che unisce caratteristiche insieme naturali e fortemente regolamentate.
Il mare assomiglia a un deserto azzurro, mentre il sole tenta timido di scendere all’orizzonte. L’acqua sembra davvero immobile. Non so più dove sia la corrente del fiume. Si ha la sensazione che il Po prenda paura, che rimanga per un attimo immobile “sulla soglia della porta” prima di affrontare la vertigine dell’infinito.
Guido Conti, Il grande fiume Po, 2012
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